Ancora di salvezza
Se esiste
un modo
per sfilare
i fili del tedio
forse
questi versi
lo sanno
Diluvio
Ogni goccia
un chiodo nel cuore
Da qualche tempo
Abbastanza deleterio
convivere
con le mie
impennate isteriche
esistenziali
Da Ancora di salvezza, Ibiskos Editrice, 2002.
Assuefazioni
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Sbilanciato
risucchiato
in fosse concentriche
scevre di salvezza
Un urlo infrange
il cristallo astrale
divento
foglia sull'acqua
levigata smembrata
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Arcigna pioggia
mai ti scopro
avara
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Richiesta
Palpabile
uragano
allontana
i feroci
pensieri
Da Anniverdi, poesie e racconti, Ibiskos editrice, 2003.
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Guerra e date
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Guerre e date da imparare
sui banchi di scuola
Risiko!
non è solo un gioco
piuttosto paradigma
esempio disgustoso
di civiltà feroce abbrutita
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Enciclopedia dei poeti contemporanei italiani, Aletti Editore 2017
Luna araba
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Intrisa
di velati misteri
regali
sogni picareschi
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Acrobata senza fune
Tra voli pindarici
e versi liberi
ho mosso i primi passi
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Curioso e randagio
non mi sono risparmiato
in acque burrascose
ho navigato
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E ora riemergo
in cerca di versi adatti
giusti e precisi
per questi giorni
febbricitanti
di passione
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Notte infinita
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Notte infinita
sospesi
in un sogno vellutato
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Noi due immersi
in un soffice languore
con la convinzione
che l'alba non arriverà
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Da "A vele spiegate" Parole in fuga - Poeti del nuovo Millennio a confronto-Aletti Editore, 2017.
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VIA DI FUGA
Stare all'erta
in attesa dell'attimo
perfetto
per rifare i bagagli
voltare le spalle
alla macchina
del quotidiano tritatutto
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CORSIA DI SORPASSO
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Spericolato
esploro
vicoli bui
sentieri pericolosi
Mi muovo veloce
leggero
sotto l'influenza
di Marte
Ho lasciato
posti accoglienti
pasti garantiti
per un'idea
di libertà
Sradicato
lanciato
rotolo rotolo rotolo
come un sasso
sulla corsia di sorpasso
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PECCATI URBANI
Sotto la superficie
ho percorso migliaia
di possibilità
annotando incredibili
esternazioni
Sotto la superficie
ho evitato pericolose
benedizioni
intonando pause e
silenzi preziosi
Sotto la superficie
ho raccolto
regalato
fiori morti
all'amore
Sotto la superficie
ho imbrattato schizzato
i veli bianchi
della ragione
Sotto la superficie
traballante
baccante
giullare di corte
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LA STORIA
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La Storia non insegna
nessuna lezione
con cieca arroganza
la commedia umana
al botteghino sbanca
stile cinepanettone
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IL BANCHETTO EBBRO
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Sento salire
pulsioni scatenate
pure proiezioni alterate
Il tatto e la vista
mi indirizzano
in sentieri fiabeschi
Nuove prospettive
mutano le forme i contorni
privo di grazia
mi siedo per terra
immerso
in una parentesi di irrealtà
Fili d'erba sussurrano malizie
criptiche visioni
mi saltellano intorno
la logica ancora
non si vede arrivare
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SUCCO DI PAPAVERO
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Costante tintinnio di tenebra
germoglia l'iniziazione
al sonnifero ermetico
al succo di papavero
mentre mi lascio
andare al flusso
di nuove prospettive
ovattate vellutate
Il buio aiuta
a confondermi
con i suoi abitanti
poco raccomandabili
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CORTOCIRCUITO
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Procedo a caso
frastornato
cullato
dalla nebbia
In balìa del caos
con i nervi a fior di pelle
tiro sassi alle stelle
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Davanti ho il tuo ricordo
ma non mi tocca
allora che cos'è
quest'amaro in bocca
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L'aria gelida
mi schianta le ossa
con febbrile passione
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FATA MORGANA
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Il tuo nome
urlato
nel deserto
Ipnotico
canto di visioni
allucinazioni
Sabbia
accumulata
levigata
negli anni
esposta
a folate di vento
anarchiche
improvvise
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Da Peccati urbani, 2021.
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